Il Tocco dal punto di vista scientifico
Quando si è toccati, si crea una sensazione, quella del contatto.
Questa sensazione ha diverse caratteristiche, può essere localizzata o ampia, può essere più o meno intensa, con una maggior o minore durata e qualità.
Quando avviene il contatto, i recettori presenti sulla nostra pelle inviano segnali diversi in base alle sensazioni che si creano.
Quando si viene toccati, si possono avere sensazioni positive o negative. In base alla risposta che abbiamo, il nostro corpo libera gli ormoni specifici, e si ottengono reazioni completamente opposte.
Quando lo stimolo dalla pelle arriva ai recettori del cervello, si attiva l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.
In una situazione piacevole, l’ipofisi produce l’Ossitocina, un ormone che ha come funzione quella di regolare organi e tessuti periferici durante il momento del parto e dell’allattamento, o in questo caso, quello di stimolare e favorire l’affettività e l’empatia.
In caso si abbia un effetto negativo al momento del Tocco, l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene invece libera cortisolo e catecolamine, deputate a preparare il nostro corpo ad una situazione di stress.
Sia che l’effetto sia positivo o negativo, quando veniamo toccati il nostro corpo risponde creando stimoli involontari, endocrini e immunitari che alterano lo stato fisiologico e psicologico globale della persona.
Questo effetto è stato studiato approfonditamente, attraverso il Tocco creano dei collegamenti tra diversi sistemi, com quello del sistema nervoso autonomo, del sistema circolatorio e dell’apparato muscolo-scheletrico.
Le connessioni dei sistemi / apparati
Per comprendere meglio gli effetti che ha il Tocco sul nostro corpo, è necessario conoscere le connessioni strutturali e funzionali dell’apparato muscolo-scheletrico, sistema immunitario, sistema nervoso ed endocrino (M-I-N-E).
Questi 4 sistemi interagiscono sinergicamente in risposta al Tocco come un unico “super sistema” definito MINE.
La loro sinergia è dovuta alla connessione fisiologica che li lega. Questi sistemi interagiscono tra loro attraverso la fascia.
I sistemi muscolo-scheletrico, immunitario, nervoso ed endocrino (MINE) interagiscono in risposta alla stimolazione meccanica dei recettori presenti sulla pelle durante il Tocco.
Attraverso l’apparato muscolo-scheletrico, l’osteopata è in grado di valutare gli altri 3 sistemi, quello immunitario, nervoso ed endocrino.
Questo è possibile perché l’apparato muscolo-scheletrico manifesta i cambiamenti creati dagli stimoli attraverso delle modificazioni strutturali.
L’osteopata, attraverso la sensibilità palpatoria è in grado di percepire quindi le modificazioni dei altri 3 sistemi attraverso il contatto manuale.
L’apparato muscolo-scheletrico interagisce con gli altri sistemi prevalentemente attraverso il tessuto fasciale, dove avviene uno scambio di informazioni chimiche e risposte meccaniche strutturali.
In medicina, è possibile misurare le attività dei neuroni, i livelli ormonali e i livelli di citochine. Queste sono risposte fisiologiche semplici da valutare attraverso esami ematici o con le urine.
La reazione ad un evento stressante avviene con la risposta del nostro corpo ad una situazione di fight/flight ovvero lotta/fuggi, si producono ormoni come cortisolo e catecolamiche che preparano il nostro corpo all’attività fisica.
Ancora più complessa è invece, la capacità dell’individuo di saper riconoscere quando si trova in una situazione di pericolo e riuscire preventivamente ad evitarla.
Purtroppo non si hanno valori precisi che ci dicano quale sia la capacità del nostro corpo di combattere le infezioni, la capacità di reagire bene da un trauma o in seguito ad infortunio, la predisposizione che abbiamo nell’ammalarsi o la capacità di provare dolore e di guarire; rappresentano tutti comportamenti e valori di una complessità ancora maggiore.
Possiamo definire queste capacità come “capacità di compensazione” e “stato di salute”, ovvero quanto il nostro corpo è in grado di reagire e lottare, prima che manifesti cambiamenti fisiologici non più regredibili, ovvero quando incombiamo nella malattia.
Non è l’ultimo bicchiere di vino che ci rende ubriachi.
Questa affermazione serve per farci capire che prima di arrivare al limite, il nostro corpo è in grado di sopportare e reagire a tutte le situazioni descritte prima, ma quando non è più in grado andiamo incontro alla malattia.
Il compito dell’Osteopatia è quello di creare maggior capacità di compenso possibile, in modo che il nostro corpo possa di nuovo reagire ed auto-guarire.
Articolo scritto da Sebastian Guzzetti