Come riprendere l’attività sportiva?
Dopo la prima fase, che prevedeva la riduzione dell’infiammazione, è importante appoggiarsi ad un esperto, in questo caso ad un preparatore fisico laureato in scienze motorie, che saprà adeguare i carichi di lavoro fino ad una completa ripresa dell’attività.
Il RINFORZO MUSCOLARE è sicuramente la parte più importante ma anche quella più delicata in questa fase. Si dovranno effettuare esercizi isometrici, eccentrici con un peso leggero per aumentare la forza del quadricipite senza però sovraccaricare il tendine.
Quindi esericizi a catena chiusa saranno preferibili, come la pressa inclinata; la leg extention, essendo a catena aperta, ha un carico maggiore sul tendine rotuleo, quindi bisogna avere attenzione quando la si adopera. (4)
Insieme al rinforzo specifico del quadricipite femorale, e più precisamente del vasto mediale, è importante andare a lavorare anche sui flessori della gamba, che solitamente si presentano deboli in questi casi.
Un lavoro di PROPRIOCEZIONE ed EQUILIBRIO è fondamentale per migliorare la stabilità del ginocchio.
La MOBILITÀ DI CAVIGLIA, ANCA E BACINO, hanno spesso un deficit di movimento, sarà dunque importante la valutazione di queste per poter migliorarne la qualità di movimento, in modo da far diminuire il carico di lavoro del ginocchio.
Una cattiva mobilità di caviglia è spesso causa di problematiche al ginocchio.
Assieme al lavoro a “secco”, si dovrà iniziare con un programma di ri-atletizzazione in PISCINA, dove si effettueranno esercizi di rinforzo, allungamento ed andature per riabituare il ginocchio al carico di lavoro, in questo modo possiamo aumentare gradualmente il lavoro senza incombere in ricadute.
Solo quando si ha un completo recupero di tutti i gesti motori con assenza di movimento si può riprendere l’attività sportiva.
In caso contrario si possono avere recidive, causando un’interruzione maggiore dall’attività fisica.