GRAVIDANZA
Così come per i problemi viscerali, anche la gravidanza può causare dolore all’anca, questo sempre per un sovraccarico funzionale.
In caso di gravidanza, le strutture interne subiscono delle alterazioni pressorie che portano a forti meccanismi di compenso.
A volte questi meccanismi non sono abbastanza da non provocare dolore, solitamente il dolore avvertito è simile alla sciatalgia, questo avviene per una compressione del nervo dovuto all’aumento di pressione addominale che va ad incidere sul nervo e causare dolore.
Sintomi
Dolore costante che irradiato, dalla lombare e lungo il decorso dello sciatico, passando posteriormente all’anca. Si ha una sensazione di “pinza” nell’anca.
Rimedi
Riposo, mantenere una postura corretta e fare esercizi di mobilità delle anche e della schiena specifici, dormire con un cuscino tra le gambe, effettuare trattamenti osteopatici.
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CONSIDERAZIONI PER I BAMBINI
I bambini che lamentano un dolore all’anca o alla gamba richiedono un particolare riguardo e non può essere ignorato.
Se il dolore persiste, magari con zoppia, o con febbre, rivolgetevi al vostro medico e non trascuratelo.
Dolore all’anca nei bambini può essere causato da:
- Displasia dell’anca, una condizione congenita dove la testa del femore scivola e si lussa
- Sindrome di Legg-Calvé-Perthe, ovvero l’osteonecrosi della testa del femore
- Artrite reumatoide o sindrome di Still
Se è presente anche la febbre, potrebbe esserci l’artrite settica o un infezione della testa del femore, che può essere di origine batterica o virale.
I sintomi includono la febbre, dolore, zoppia e a volte anche rifiuto di camminare.
Consultate sempre il vostro medico in queste situazioni.
QUANDO ANDARE DAL MEDICO SE SI HA DOLORE ALL’ANCA?
Spesso in seguito ad un trauma le persone si rivolgono al medico in base all’intensità del dolore e alla loro capacità di stare in piedi, appoggiare il peso e camminare.
Se c’è una frattura, ovvero non riuscite a muovere la gamba, dovete chiamare il pronto soccorso e aspettare le loro indicazioni su cosa fare.
Se il dolore è costante e non così intenso da richiedere il pronto soccorso, ma nonstante il riposo, ghiaccio e le cure farmacologiche il dolore non migliora, è bene consultare il vostro medico. Specialmente se questo dolore vi causa zoppia o difficoltà di movimento.
Se c’è una perdita di funzionalità vescicale o intestinale, potrebbe significare la presenza della sindrome della cauda equina. In questo caso è importante contattare subito il pronto soccorso.
La zoppia non è comune nei bambini, se il dolore all’anca e la zoppia sono associati a febbre, si può sospettare un’infezione e quindi il medico va chiamato.
QUALI ESAMI DEVO FARE PER SAPERE LA CAUSA DEL DOLORE ALL’ANCA?
In base al problema che si avverte ci possono essere esami diversi.
Se si ha avuto un trauma e si presume che ci possa essere una frattura è bene andare al pronto soccorso dove faranno una radiografia, invece se si ha un fastidio associato a mal di schiena potete recarvi dall’osteopata il quale vi indicherà se andare dal medico per approfondimenti specifici.
Esame fisico
La valutazione fisica del paziente con dolore all’anca prevede una serie di test specifici per l’anca, schiena e gamba, oltre che alla valutazione completa di tutta la postura.
L’anca verrà valutata sia in carico in ortostasi (in posizione eretta) che durante la deambulazione, sia in scarico, andando a valutarne tutte le strutture, i movimenti, la forza e le sensazioni di dolore.
Imaging
La classica radiografia al bacino spesso può non essere sufficiente per effettuare una diagnosi.
Sarà il vostro medico che in base alla sua valutazione vi indicherà quale immagine diagnostica effettuare nel vostro specifico caso.
Se si tratta di forme di artriti o di deformazione della struttura una semplice radiografia può confermare la diagnosi di osteoartrosi o di malattia degenerativa dell’articolazione
Se si ricerca invece la degenerazione della cartilagine o della capsula, il radiologo userà un metodo a contrastro, in questo modo si capisce in modo specifico le aree degenerate o infiammate.
Esami del sangue
Se il vostro medico sospetta che il vostro dolore all’anca sia causato da una malattia sistemica può ordinare di effettuare gli Esami del sangue.
Questi saranno in grado di valutare uno stato di infiammazione o infezione, e non sono test specifici per l’anca ma possono assieme ad altre valutazioni aiutare a fare la diagnosi.
COSA FARE IN CASO DI DOLORE ALL’ANCA
Il trattamento del dolore all’anca dipende dalla diagnosi che è stata fatta.
Con l’invecchiamento, la capacità di compensazione e di tollerazione del dolore del corpo si riduce.
Se il dolore è stato causato da un trauma, questo può non essere avvertito immediatamente, dato che l’area interessata può essere rimasta rigida con l’impatto e presentare dolore solo dopo qualche ora. Se si riesce a stare in piedi e camminare anche con una leggera zoppia, è bene riposare e posizionare ghiaccio dove si avverte dolore.
Il movimento dell’anca in seguito ad un trauma diretto non significa che non ci possa essere una frattura. In alcune situazioni si può avere una frattura composta che può causare dolore senza rimanere invalidi.
Bisogna ricordarsi che gli anti-infiammatori e anti-dolorifici che si prendono in situazioni come queste, anche senza una prescrizione medica, hanno sempre un effetto collaterale, in modo particolare se assunti assieme ad altri farmaci che magari si prendono abitudinalmente. Specialmente nelle persone più anziane è bene chiedere al vostro medico se quale sia il trattamento farmacologico da prendere.
Se il dolore all’anca è associato con l’attività, per esempio durante la corsa, è bene sospendere l’attività e consultare un’osteopata in modo da verificare se la vostra postura sia correta e non sovraccarica l’anca.
IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO NEL DOLORE ALL’ANCA
Il Trattamento osteopatico nel dolore all’anca è strettamente consigliato sia come prevenzione, sia come miglioramento dell’equilibrio funzionale del corpo.
Se abbiamo un atteggiamento Posturale che porta a sovraccaricare l’anca, questa avrà una maggior facilità ad usurarsi precocemente e quindi ad avere male.
L’osteopata andando a togliere le disfunzioni articolari e muscolari, contigue o meno alla lesione dell’anca, infatti, può permettere un recupero della mobilità articolare, una riduzione del dolore.
Una terapia locale, sia essa manuale o farmacologica, non è in grado di eliminare le cause che portano allo squilibrio funzionale del corpo, perchè agiscono solo sul sintomo.
Quindi è importante agire su tutto il sistema, andando a riequilibrare l’assetto posturale e il carico in modo da prevenire un peggioramento della situazione che potrebbe diventare cronica a tal punto di richiedere un’intervento chirurgico come la protesi d’anca.
L’INTERVENTO CHIRURGICO DELL’ANCA
L’intervento chirurgico è la soluzione finale in una situazione degenerativa se il dolore non passa con le terapie conservative oppure quando si ha una frattura.
La protesi dell’anca è forse l’intervento chirurgico più diffuso. Si valuta la possibilità di intervento specialmente in pazienti che hanno uno stato di artrosi all’anca avanzato, che causa una inabilità quotidiana. Sarà l’ortopedico assieme al paziente a valutare nel caso la tipologia di operazione da fare.
La protesi dell’anca viene effettuata anche in casi di danno degenerativo della cartilagine, capsula e forme pregresse di artrosi.
Cosa fare dopo l’intervento all’anca?
L’obiettivo del recupero in seguito all’intervento all’anca è quello di riprendere la funzionalità del paziente. L’operazione all’anca è sempre da considerare in modo soggettivo, quindi anche gli obiettivi post-operatori sono strettamente individuali, sarà il medico ortopedico che assieme al fisioterapista programmerà il recupero.
COME PREVENIRE IL DOLORE ALL’ANCA
Il nostro corpo è una macchina che ha bisogno di essere mantenuta correttamente durante tutta la vita.
Se si mantiene uno stile di vita sano, non andando in sovrappeso e facendo una dieta varia in grado di mantenere le ossa forti, e facendo attività fisica che vi permetta di mantenere una buona mobilità dell’anca e prevenire il mal di schiena, ritardando anche i processi degenerativi dell’anca.
Le indicazioni più diffuse per prevenire l’osteoporosi, e di conseguenza la fragilità ossea, in modo particolare nelle donne è quella di assumere calcio, vitamina D e bifosfonati.
La postura ha un ruolo determinante nella degenerazione e nel prevenire il dolore all’anca, infatti una scorretta postura può sovraccaricare l’articolazione portandola ad “usurarsi” prima.
Una valutazione dall’osteopata può quindi Migliorare la postura e ritardare un possibile effetto degenerativo causato da una postura scorretta.
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Articolo scritto da Sebastian Guzzetti
Osteopata e socio Roi (Registro Osteopati Italia), laureato in Scienze Motorie con una specializzazione in Scienza dello Sport. Ho seguito numerosi post-graduate tra cui Osteopatia Pediatrica, Donna in gravidanza, Biotipologie, Valutazione Posturale, Manipolazione viscerale.. Lavoro presso il mio studio di osteopatia a Bergamo, in via Bellini 15 ed a Treviglio con la squadra di pallacanestro di serie A2 – Blubasket Treviglio. Inoltre collabora con i centri Philofit di Valenza e Treviso.